Gli effetti più evidenti riguardano i livelli di ormone della crescita, che aumenterebbero del 1300 per centro nelle donne e del 2000 per cento negli uomini
Tratto da "Le scienze" del 4 aprile 2011
Tratto da "Le scienze" del 4 aprile 2011
Il digiuno è stato per lungo tempo associato a pratiche religiose, alle proteste politiche o ai disturbi alimentari come l'anoressia, mentre sul fronte medico i nutrizionisti hanno messo in guardia dagli effetti nocivi che comporta.
Un nuova ricerca dell'Intermountain Medical Center Heart Institute presentata nell'ambito dell'American College of Cardiology, tenutasi a New Orleans, negli Stati Uniti, ha riscontrato però un beneficio per la salute, in particolare per quella cardiovascolare, prodotto da un digiuno periodico di routine.
In particolare, il digiuno non solo sembra diminuire i livelli di parametri che determinano il rischio individuale di malattie coronariche e di diabete, come i livelli di glicemia o di trigliceridi, ma cambia anche i livelli di colesterolo.
Un nuova ricerca dell'Intermountain Medical Center Heart Institute presentata nell'ambito dell'American College of Cardiology, tenutasi a New Orleans, negli Stati Uniti, ha riscontrato però un beneficio per la salute, in particolare per quella cardiovascolare, prodotto da un digiuno periodico di routine.
In particolare, il digiuno non solo sembra diminuire i livelli di parametri che determinano il rischio individuale di malattie coronariche e di diabete, come i livelli di glicemia o di trigliceridi, ma cambia anche i livelli di colesterolo.
Lo studio prende le mosse da una ricerca del 2007 in cui gli stessi scienziati dell'Intermountain Healthcare avevano correlato il digiuno con una riduzione del rischio coronarico.
In quest'ultimo studio i ricercatori hanno coinvolto complessivamente 230 soggetti sottoposti a digiuno per 24 ore, durante le quali potevano consumare solo acqua, seguite da altre 24 ore di dieta normale. Si è così osservato come nel periodo di digiuno si sono innalzati sia i livelli di colesterolo LDL, il cosiddetto colesterolo “cattivo”, sia i livelli di colesterolo HDL, o colesterolo “buono”.
“Il digiuno causa fame e stress; l'organismo rilascia più colesterolo, permettendo di utilizzare il grasso corporeo come fonte energetica invece del glucosio, diminuendo così il numero di cellule lipidiche”, ha spiegato Horne. “Questo aspetto è particolarmente importante poiché la diminuzione di adipociti porta a sua volta a un decremento della probabilità di sviluppare insulino-resistenza o diabete”.
I risultati in sostanza confermano gli effetti del digiuno sulla maggiore produzione di ormone della crescita (HGH) che ha un effetto protettivo sulla muscolatura e sul bilancio metabolico: in 24 ore di digiuno i livelli di HGH sono cresciuti in media del 1300 per cento nelle donne e del 2000 per cento negli uomini.
“Questi nuovi risultati dimostrano che la nostra scoperta originale non fu casuale”, ha commentato Benjamin D. Horne, direttore della divisione di epidemiologia cardiovascolare e genetica dell'Intermountain Medical Center Heart Institute e primo autore dello studio. La conferma in una nuova coorte di pazienti che il digiuno è associato a un minor rischio delle più comuni patologie sollevano nuove questioni sugli effetti del digiuno sull'organismo”.
I ricercatori mettono in guardia dalle possibili applicazioni dei risultati: si tratta di una ricerca sperimentale che non deve in alcun modo essere considerata la base per pratiche dietetiche. (fc)
In quest'ultimo studio i ricercatori hanno coinvolto complessivamente 230 soggetti sottoposti a digiuno per 24 ore, durante le quali potevano consumare solo acqua, seguite da altre 24 ore di dieta normale. Si è così osservato come nel periodo di digiuno si sono innalzati sia i livelli di colesterolo LDL, il cosiddetto colesterolo “cattivo”, sia i livelli di colesterolo HDL, o colesterolo “buono”.
“Il digiuno causa fame e stress; l'organismo rilascia più colesterolo, permettendo di utilizzare il grasso corporeo come fonte energetica invece del glucosio, diminuendo così il numero di cellule lipidiche”, ha spiegato Horne. “Questo aspetto è particolarmente importante poiché la diminuzione di adipociti porta a sua volta a un decremento della probabilità di sviluppare insulino-resistenza o diabete”.
I risultati in sostanza confermano gli effetti del digiuno sulla maggiore produzione di ormone della crescita (HGH) che ha un effetto protettivo sulla muscolatura e sul bilancio metabolico: in 24 ore di digiuno i livelli di HGH sono cresciuti in media del 1300 per cento nelle donne e del 2000 per cento negli uomini.
“Questi nuovi risultati dimostrano che la nostra scoperta originale non fu casuale”, ha commentato Benjamin D. Horne, direttore della divisione di epidemiologia cardiovascolare e genetica dell'Intermountain Medical Center Heart Institute e primo autore dello studio. La conferma in una nuova coorte di pazienti che il digiuno è associato a un minor rischio delle più comuni patologie sollevano nuove questioni sugli effetti del digiuno sull'organismo”.
I ricercatori mettono in guardia dalle possibili applicazioni dei risultati: si tratta di una ricerca sperimentale che non deve in alcun modo essere considerata la base per pratiche dietetiche. (fc)
MD - Il metodo tutto naturale per perdere peso e disintossicare l' organismo
Dall' autore del libro fitness più venduto in Italia di tutti i tempi, Claudio Tozzi
DI CHE COSA SI TRATTA?
LEGGI QUI IL PROGRAMMA
Dall' autore del libro fitness più venduto in Italia di tutti i tempi, Claudio Tozzi
DI CHE COSA SI TRATTA?
LEGGI QUI IL PROGRAMMA